Favorire l’interazione tra anziani e bambini significa apportare tanti benefici da entrambe le parti. Unire l’esperienza di vita delle persone della terza età e la gioia dei più piccoli consente di creare l’ambiente migliore per migliorare la qualità della vita.
Cos’è lo scambio intergenerazionale
L’infanzia e la terza età sono due momenti della vita con molte caratteristiche in comune. Sia i bambini che gli anziani infatti necessitano di una cura e di un’attenzione costante. Si tratta quindi di due età simili, che, proprio sulla base di tali similitudini, non solo possono convivere ma che possono anche fornire tanti benefici a vicenda. È proprio questo che si intende con il concetto di scambio intergenerazionale, che negli ultimi anni si sta diffondendo sempre di più.
Sono tanti gli studi scientifici che hanno rilevato molteplici vantaggi derivanti dall’interazione tra le due generazioni. Dal miglioramento dell’autostima alla riduzione dello stress, favorire il contatto può essere un vero e proprio toccasana. Inoltre, uno studio condotto dai ricercatori dell’università americana Stanford ha rilevato che le persone anziani, rispetto agli adulti di mezza età, hanno una maggiore propensione nell’interagire con i bambini. Avendo più tempo e pazienza infatti gli anziani possono fornire una cura migliore ai più piccoli, permettendo loro di crescere con serenità.
Le attività che possono essere svolte sono tante. Da semplici giochi fino ad attività didattiche, sono diversi i modi per far passare del tempo insieme ai bambini e agli anziani. Particolarmente efficace secondo gli esperti è lo svolgimento di esercizi fisici a bassa intensità che, oltre a creare relazioni solide e durature, permette anche di accedere ai tanti benefici derivanti dall’attività fisica.
Lo scambio intergenerazionale si va ad inserire all’interno del più ampio contesto dell’invecchiamento attivo. Con questa espressione si intende l’insieme di quelle attività che consentono di vivere la terza età come una tappa della propria vita fatta di scoperte e gioie.
Benefici per anziani e giovani
Dunque, come è facilmente intuibile, sono molteplici i benefici che si possono ottenere quando si favorisce l’interazione tra bambini e anziani, a partire ad esempio dalla possibilità di acquisire nuove conoscenze da parte dei più piccoli. L’esperienza e la memoria delle persone della terza età rappresenta un vero e proprio patrimonio culturale, dal quale i bambini possono attingere per toccare con mano la storia da chi l’ha vissuta direttamente. Allo stesso tempo, anche gli anziani possono imparare molto dai bambini. Stare a contatto con loro infatti permette alle persone della terza età di conoscere meglio il mondo in cui vivono, che inevitabilmente rispecchia valori, modi di fare e culture diversi da quelli di una volta. Pensiamo ad esempio alla possibilità di imparare ad utilizzare le nuove tecnologie direttamente dai nativi digitali. Dal canto loro, i bambini possono sviluppare le capacità di comunicazione grazie agli insegnamenti che forniscono ai loro nonni. Tutto ciò ha un impatto molto positivo sull’autostima dei più piccoli.
Inoltre, lo scambio intergenerazionale è anche un modo per combattere uno dei problemi ad oggi più diffusi tra le persone in età avanzata, ovvero la solitudine. Si tratta di una condizione che, secondo le statistiche, accomuna ben il 43% degli anziani. Inoltre, ad una maggiore solitudine è associato anche un rischio maggiore di incorrere in patologie mentali, come ad esempio la depressione, con ripercussioni negative su tutto l’organismo del soggetto. Favorire l’incontro con i bambini permette di ridurre sensibilmente tutti i rischi associati alla solitudine.
Insomma, lo scambio intergenerazionale è un metodo fondamentale per favorire la crescita dei bambini e allo stesso garantire una buona qualità di vita per le persone più anziane. L’interazione tra due generazioni completamente diverse consentirà di esplorare mondi nuovi e vivere meglio.
