Terza età

Ginnastica passiva: come funziona e quali benefici ha per gli anziani

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La ginnastica passiva comprende una serie di movimenti che si rendono indispensabili per coloro che non riescono a muoversi in maniera autonoma.

L’obiettivo principale della ginnastica passiva in persone anziane è quello di limitare il decorso degenerativo dei tessuti e ottenere una riabilitazione completa quando è possibile.

Come funziona la ginnastica passiva?

La posizione consigliata per svolgere questo tipo di ginnastica è sicuramente supina, bisogna inoltre ricordare che i diversi esercizi sono effettuati su arti con pesanti compromissioni che non presentano più tonicità muscolare. Sarà quindi premura  di chi assiste la persona anziana durante i movimenti di  metterla in condizione di sicurezza, rispettando la normale fisiologia.

Tipologie di ginnastica passiva

Ginnastica passiva per le spalle
I movimenti che si andranno a compiere riguarderanno la flessione degli arti superiori e a seguire l’estensione partendo dalla testa e riportando il braccio verso il fianco.

Si passerà poi all’abduzione che avviene facendo compiere al braccio un movimento di allontanamento dal fianco verso la testa.  Infine, l’adduzione si realizza facendo completare al braccio un movimento di riavvicinamento verso il fianco.

Ginnastica passiva per il polso

La ginnastica passiva per il polso si effettua afferrando la mano della persona e facendo compiere esercizi di flessione ed estensione.

Ginnastica passiva per le dita

La ginnastica passiva per le dita si effettua facendo compiere la flessione e l’estensione delle dita (chiudere e aprire il pugno). Queste articolazioni sono particolarmente delicate e devono essere trattate con delicatezza. Le dita possono compiere anche movimenti di adduzione e abduzione (aprire e chiudere le dita della mano).

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