Carne

Mangiare carne fa bene agli anziani

Negli ultimi anni, talvolta per motivi etici, talvolta medici, si è teso sempre di più alla demonizzazione del consumo di carne.
Se, effettivamente, è necessario dirigere le proprie scelte (nel piccolo e nel grande) verso un’economia più sostenibile e il consumo eccessivo di carne non è coincidente con questa esigenza, dall’altra parte non bisogna fare di tutta l’erba un fascio.

La carne, infatti, se consumata nelle giuste quantità, con moderazione e accorgimenti adeguati, rimane un’importante fonte di nutrienti.
Il discorso vale soprattutto nella fase di maturità avanzata, poiché, sebbene dopo i 70 anni si assista ad un rallentamento del metabolismo e si necessita di meno calorie, visto che ci si muove sempre di meno, l’organismo necessita comunque della stessa quantità di nutrienti!
Talvolta in quantità addirittura superiori, come per le proteine contenute nella carne e negli alimenti di origine animale.

C’è da considerare, anche, che lo stomaco e l’intestino, col passare del tempo e dell’età diventano meno efficienti e dunque l’assunzione di sostanze cine ferro o vitamina B12 (di origine esclusivamente animale) avviene con più difficoltà.

Spesso le persone anziane mangiano e beveno meno, in conseguenza alla diminuzione della percezione di fame e sete. Le papille gustative perdono di sensibilità e dunque si tende a preferire molto saporiti e dunque ricchi di sale, purtroppo spesso aggravando situazioni di ipertensione.
La diminuzione della fame, del gusto e a volte la caduta o la fragilità dei denti, pregiudica la sensazione di benessere che dava il cibo in precedenza, anche rispetto agli alimenti preferiti per tutta la vita.

La carne e i salumi non devono mancare in una dieta equilibrata per gli anziani poiché forniscono proteine ad alto valore biologico oltre a ferro, zinco, selenio. 

I vantaggi del consumo di carne

Le proteine hanno una funzione fondamentale per contrastare la diminuzione della massa muscolare che si verifica già dopo i 50 anni e peggiora dopo i 70 anni (determinato nella misura del 27% del peso della massa corporea rispetto al 45% che c’è fra i 20 e i 30 anni).

Alla luce di ciò, un consumo consapevole ma sostanzioso di energie si rivela necessario, insieme ad uno stile di vita sedentario il meno possibile, allo sviluppo di una muscolatura più resistente e tenace, aiutando il corpo ad affrontare anche problemi più grandi in età matura.
Una funzione utilissima delle proteine è anche quella di prevenire la fragilità della pelle e di rinforzare il sistema immunitario, avendo così una difesa più efficace da virus, malattie e influenze.

Per quanto riguarda la vitamina B12, una sua carenza è spesso sinonimo, per gli anziani di diminuzione della memoria e dell’udito, soprattutto se il soggetto è già predisposto geneticamente a questo tipo di invalidità. 

Lo zinco risulta essere un validissimo alleato per la cicatrizzazione delle ferite, apportando un grosso aiuto alle piastrine e contribuendo, dunque, a prevenire il dissanguamento, in caso di tagli o ferite di qualsiasi genere. 

Nella carne, è prevista una buona quantità di tutti questi nutrienti, di conseguenza una dieta sana e variegata dovrà prevedere la carne e i suoi derivati come alimento da consumare al fine di tutelare l’anziano contro questo tipo di problemi relativi all’età e non solo.

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