Cos’è-la-gotta-e-come-si-cura

La gotta è un disturbo metabolico che si stima colpisca tra l’1% e il 2% della popolazione italiana. In seguito, cercheremo di capire meglio in cosa consiste questo tipo di disturbo e quali sono le cure.

Cos’è la gotta

Per gotta si intende una malattia di tipo infiammatorio che riguarda le articolazioni. Nello specifico, il disturbo colpisce le articolazioni singolarmente e la più colpita è soprattutto quella metatarso-falangea dell’alluce. La gotta è una malattia nota già da molto tempo, ma che oggi, dato l’aumento dell’aspettativa di vita, colpisce molti più soggetti rispetto al passato. In particolare, si calcola che siano affetti dal disturbo circa tra l’1% e il 2% della popolazione italiana e lo 0,3% nel resto d’europa e nel nord America. Riguarda principalmente gli uomini tra i 60 e gli 80 anni d’età, mentre invece nelle donne si presenta tra i 40 e i 60 anni. Tra i giovani la malattia è più rara, ma quando si presenta può essere anche grave.

Le cause della gotta

Il disturbo è dovuto principalmente alla presenza di alti livelli di acido urico all’interno del sangue (iperuricemia cronica). L’acido urico è una sostanza che viene espulsa dai reni e che se supera determinati valori (7 mg/dl negli uomini e 6,5 mg/dl nelle donne) può provocare una serie di disturbi, tra cui la gotta. In particolare, quando l’espulsione avviene in modo scorretto, può capitare che l’acido urico si depositi nelle articolazioni, provocando la reazione del sistema immunitario che inizia ad attaccare i cristalli creati di acido urico. Tale processo porta all’insorgenza di sintomi infiammatori. Ci sono una serie di fattori che possono predisporre alla malattia.

Ecco quali sono i principali:

  • Eccessivo consumo di alcol e bevande ricche di fruttosio;
  • Ipertensione e ipertiroidismo;
  • Sedentarietà;
  • Obesità;
  • Diabete;
  • Sindrome metabolica;
  • Malattie renali croniche;
  • Psoriasi;
  • Menopausa;
  • Leucemia.

Inoltre, alla base del disturbo può esserci anche l’assunzione di alcuni farmaci, tra cui quelli diuretici o chemioterapici.

Sintomi della gotta

Tra i sintomi più diffusi della gotta ci sono l’aumento della sensibilità, dolore intenso alle articolazioni, calore, gonfiore e rossore. Possono inoltre insorgere sintomi come febbre e stanchezza, anche se sono più rari. In genere, l’articolazione ad essere colpita per prima è quella dell’alluce, ma può capitare anche che vengano colpite inizialmente quelle dei polsi, dei gomiti, delle ginocchia, dei talloni o delle caviglie. La gotta tende a presentarsi durante la notte e le prime ore del mattino, mentre invece i sintomi possono durare dai 3 ai 10 giorni.

Come curare la gotta

Una volta descritte le cause e i sintomi della gotta, cerchiamo di vedere ora quali sono i metodi per curarla. In generale, la cura mira non solo a ridurre i sintomi, ma anche a diminuire il livello di infiammazioni nelle articolazioni e anche i livelli di acido urico nel sangue, al fine di prevenire nuovi episodi. Ad ogni modo, il disturbo può essere curato attraverso un trattamento farmacologico e attraverso l’adozione di una serie di comportamenti sani durante la vita quotidiana.

Per quanto riguarda il trattamento farmacologico, si agisce principalmente con farmaci antinfiammatori non steroidei che consentono di ridurre il dolore e l’infiammazione, come ad esempio il paracetamolo. Possono essere somministrati tramite iniezione anche i corticosteroidi oppure il farmaco colchicina. Infine, vengono utilizzati anche farmaci che permettono di ridurre la concentrazione dell’acido urico nel sangue e che consentono la dissoluzione dei cristalli, come ad esempio il febuxostat, il lesinurad o l’allopurinolo.

Per prevenire il disturbo, come accennato, può essere fondamentale adottare uno stile di vita più corretto, basato quindi su una dieta sana a basso consumo di alcol e bevande ricche di fruttosio. Inoltre, bisogna garantire al proprio organismo un buon livello di idratazione in ogni momento, in quanto l’acqua permette di ridurre al minimo il rischio di formazione di calcoli renali. Bisogna inoltre praticare regolarmente attività fisica e mantenere il peso corporeo giusto. Infine, nel momento in cui insorgono i sintomi, è bene praticare il massimo riposo dell’articolazione colpita.

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