Frattura-dell-anca-prevenzione-e-trattamento

La frattura dell’anca è un problema molto diffuso, soprattutto nelle persone più anziane. Si calcola infatti che colpisca principalmente coloro che hanno dai 65 anni in su, con una percentuale che varia tra l’87% e il 96%. Inoltre, negli Stati Uniti rappresenta la seconda causa di morte, subito dopo le malattie cardiovascolari. In particolare, il tasso di mortalità si aggira tra il 12% e il 37% nelle persone più anziane.

Con l’allungamento dell’età media, nei prossimi anni tale problema è destinato ad aumentare. Infatti, alcuni studi hanno rilevato che entro il 2050 i casi di frattura dell’anca supereranno i 6 milioni. In questo articolo, oltre a capire quali sono le principali cause e sintomi, cercheremo di vedere anche quali sono i metodi per prevenire questo problema e anche in cosa consiste il trattamento.

Frattura dell’anca: cos’è e quali sono le cause

Per frattura dell’anca si intende una lesione grave nell’articolazione che consente alla coscia di flettere e di ruotare nel bacino. In genere, il problema riguarda il collo femorale, ovvero la zona che si trova sotto la testa sferica, ma può riguardare anche l’aria intertrocantericaInoltre, le fratture dell’anca si distinguono in extracapsulare, quando avvengono al di fuori della capsula articolare, ed intracapsulare, quando vengono invece all’interno. 

Per quanto riguarda le cause, invece, tra le principali risulta la caduta accidentale, molto frequente soprattutto nelle persone più anziane. Tuttavia, vi sono una serie di fattori che aumentano il rischio di incorrere in una frattura, come ad esempio l’osteoporosi. Alcuni soggetti poi risultano essere più a rischio, come ad esempio le donne in menopausa e coloro che prendono farmaci a base di cortisone e hanno uno stile di vita sedentario. Incidono anche sulla gravità della fattura il fumo e l’abuso di alcol.
Tuttavia, la frattura all’anca può colpire anche persone più giovani, soprattutto coloro che praticano regolarmente sport.

I sintomi della frattura dell’anca

I sintomi della frattura all’anca variano in base al punto in cui è stata lesa. In genere, oltre al dolore acuto, si verifica anche gonfiore, difficoltà di movimento, lividi e tumefazioni, deformazione dell’arto e rotazione verso l’esterno della gamba. 

I sintomi possono anche peggiorare nel caso in cui il problema non venga trattato in modo efficace. Nel lungo termine, infatti, si può incorrere in infezioni, deformità e in difficoltà di movimento dell’arto. 

Frattura dell’anca: i metodi per prevenire il problema

Il modo migliore per non incorrere in questo problema consiste nel conoscere tutti i metodi per prevenire una frattura. Innanzitutto, per chi pratica sport è fondamentale proteggere nel migliore dei modi le articolazioni. Inoltre, bisogna evitare di effettuare movimenti ripetuti e usuranti delle articolazioni. Come abbiamo visto, uno dei fattori che favorisce l’insorgenza del problema è l’osteoporosi, motivo per il quale un elemento di prevenzione fondamentale è l’assunzione di calcio e di vitamina D, sempre però sotto prescrizione medica.

Ci sono poi alcuni accorgimenti pratici da adottare, come ad esempio indossare un abbigliamento consono, a partire dalle scarpe, che devono essere non solo comode ma anche antiscivolo. In casa inoltre bisogna eliminare tutti i possibili ostacoli che possono far cadere e assicurare anche una buona illuminazione in ogni ambiente. 

Trattamento della frattura dell’anca

In molti casi la frattura dell’anca richiede un’operazione immediata, che mira a unire i frammenti ossei attraverso dei chiodi, delle placche oppure tramite delle protesi articolari. La tecnica da utilizzare dipende anche dall’età del paziente. Ad ogni modo, l’intervento chirurgico, in genere, viene effettuato dopo 24 ore.

A seguito dell’intervento inizia il periodo di riabilitazione. Le persone più giovani possono deambulare già il giorno successivo all’operazione, mentre invece le persone più anziane e coloro che hanno subito una lesione particolarmente grave necessitano di più tempo prima di alzarsi in piedi.
Il ciclo di fisioterapia serve essenzialmente ad educare l’arto della deambulazione, al fine di ripristinare le funzioni precedenti al trauma. Anche in questo caso molto dipende dalla tipologia di fattura e dall’età del soggetto.

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