I montascale e i servoscala sono strumenti molto importanti che servono per il superamento delle barriere architettoniche poste all’interno di una casa, di un ufficio o di qualsiasi luogo pubblico. Infatti, rappresentano un’ottima alternativa agli ascensori o ai montacarichi, in quanto consentono di spostarsi con estrema facilità.
Sebbene spesso i due termini vengano utilizzati come sinonimo, montascale e servoscala in realtà consistono in due dispositivi molto diversi, ognuno dei quali ha precise caratteristiche. In seguito cercheremo proprio di approfondire tale differenza. Prima, però, partiamo con le definizioni.
Servoscala: cos’è
Con il termine servoscala si indica uno strumento provvisto di una piattaforma, ovvero un’area dove poter inserire una carrozzina o qualsiasi altro oggetto. Il servoscala può essere utilizzato in casa ma non solo. Infatti, esso si trova spesso anche in uffici, luoghi pubblici, negozi o alberghi. Inoltre, trova applicazione anche negli atri dei palazzi oppure nelle rampe di scale vicino all’ingresso. D’altronde, l’ampio utilizzo di questo dispositivo è giustificato dai tanti vantaggi che esso offre, a partire dalla possibilità di superare le barriere architettoniche.
Montascale: cos’è
Sebbene abbia molti elementi in comune con il servoscala, un montascale è composto in modo differente. Esso infatti è formato da una poltrona o un seggiolino che viene impiegato per sollevare e trasportare persone con disabilità. Lo scopo ultimo, però, anche in questo caso è quello di ridurre al minimo gli inconvenienti legati alle barriere architettoniche.
Così come il servoscala, inoltre, può essere installato in svariati ambienti. Sul mercato ci sono principalmente due tipologie di montascale: quelli fissi, dotato di poltroncina che scorrono lungo le scale, e quelli mobili, provvisti invece di cingoli o ruote. In generale, i montascale funzionano attraverso l’utilizzo di un apposito joystick oppure tramite dei comandi che si trovano sul bracciolo del dispositivo.
Differenza tra montascale e servoscala
Abbiamo visto quindi cosa sono i montascale e servoscala. Possiamo ora passare a vedere le differenze che intercorrono tra le due tipologie di dispositivo. Una prima e fondamentale caratteristica che rende gli strumenti diversi riguarda i soggetti che possono usufruirne. Infatti, i montascale possono essere utilizzati da persone con difficoltà motorie ma che sono ancora autosufficienti, mentre invece i servoscala possono essere utilizzati solo da chi ha una mobilità ridotta, tale da necessitare dell’aiuto della sedia a rotelle o del carrello con ruote del dispositivo.
Un’ulteriore differenza riguarda poi la resistenza e la sicurezza dei due strumenti: gran parte dei modelli di servoscala sono capaci di trasportare pesi elevati (anche 300 kg) e persino due persone. Inoltre, risultano essere molto più sicuri in quanto sono dotati di corrimano, protezioni ignifughe e di sistemi di freno che evitano un’eccessiva accelerazione.
Come abbiamo già specificato, però, i due dispositivi posseggono anche una serie di elementi comuni. Ad esempio, gran parte dei modelli sono richiudibili, il che offre un grande vantaggio in termini di ingombro. Inoltre, possono essere adattati a qualsiasi tipo di scala.
Negli ultimi anni sono stati apportate anche numerose modifiche dal punto di vista del design. Infatti, fino a pochi anni fa i produttori non facevano tanta attenzione al lato estetico, mentre invece negli ultimi tempi, rendendosi conto che questi strumenti vanno a comporre a tutti gli effetti l’arredamento, hanno perfezionato anche questo lato. In alcuni casi, inoltre, è possibile anche personalizzare tali strumenti attraverso l’aggiunta di accessori, ottenendo dei prodotti eleganti che possono rendere gli ambienti più eleganti.
Servoscale e Montascale: quale costa di più?
Un ultimo punto riguarda il prezzo. Quest’ultimo può variare in base a diversi fattori, come ad esempio il numero di piani, il numero di curve o la portata. In generale, i servoscala hanno un costo leggermente più elevato poiché per la loro installazione è necessaria l’applicazione di un binario più pesante e resistente che permetta di trasportarlo con facilità. Tuttavia, per quanto riguarda i costi, c’è da dire che questi possono essere sensibilmente ridotti facendo ricorso alle agevolazioni previste dalle legge per il superamento delle barriere architettoniche. In particolare, si può accedere all’IVA agevolata al 4%, alle detrazione IRPEF al 19% per portatori di handicap e alla detrazione IRPEF al 50% prevista dal Decreto Sviluppo per effettuare interventi di abbattimento di barriere architettoniche.