Quanto è importante la compagnia per gli anziani
Fra le cause di malattia e di morte fra le persone anziane, c’è una fonte silenziosa di malessere profondo che ha la potenzialità di infettare e uccidere lentamente quando manca la compagnia: la solitudine.
Con l’avanzare dell’età è normale e fisiologico perdere le persone care, che ci hanno accompagnato per tutta la vita o parte di essa. Alcune persone suppliscono a questi lutti con la famiglia, con i figli e i nipoti, che arricchiscono la vita e riportano la giovinezza lì dove si sta insediando la vecchiaia.
E comunque il venir meno degli affetti condiziona ineluttabilmente la loro vita. Si pensi a chi, invece, non ha la possibilità di ricevere la compagnia della famiglia, dei figli ecc.
Perché la compagnia è importante
In più i lutti possono capitare a qualsiasi età, ma se una persona più giovane ha senza dubbio più prospettive future di compensazione, più distrazioni, più progettualità in grado di fornirgli la speranza adeguata ad elaborare correttamente l’accaduto, tutto ciò manca ad una persona più matura. Il rischio è di sprofondare in crisi di distimia, depressione, anche maggiore con tutto ciò che ne comporta.
Spesso di aggiunge anche la loro ridotta autonomia, la paura di farsi male oppure il dolore che altre patologie o disabilità che tendono a far rimanere in casa il soggetto. Motivo per cui si tende sempre di più a isolarsi, a piazzarsi sulla poltrona davanti alla televisione da soli.
Oltre ai mezzi artificiali che possono far compagnia ad una persona anziana, quali possono essere appunto la tv, un computer se è in grado di utilizzarlo oppure passioni e hobby, nulla può sostituire un ingrediente fondamentale della vita di un essere umano: la compagnia.
Nessuna tv e nessun radio possono sostituire la presenza, il calore e l’affetto di una persona cara vicino a noi. Ma non solo persone in realtà.
Una svolta nella vita domestica quotidiana di una persona di terza età può essere l’adottamento di un animale.
Un animale da compagnia in casa
Se la persona in questione è mediamente autosufficiente e può prendersi cura della salute e della vita di un altro essere vivente oltre a lui, avere un animale a casa comporterà un cambiamento radicale.
È provato scientificamente che la presenza, l’affetto, l’amore e la compagnia di un animaletto migliora la qualità della vita in termini di salute. Sia mentale che fisica.
Infatti l’adottamento di un animale terrà l’anziano impegnato, lo indurrà a dialogare con l’animale, a comunicare con lui verbalmente e fisicamente. A volergli bene e a essere voluto bene da lui.
Questo comporta il rilascio di importanti sostanze preziose per il sistema nervoso centrale come ossitona, dopamina e serotonina. Se si tratterà di un animale che necessita anche di passeggiate come un cane, lo spingerà a muoversi a ricercare nuovamente la vita sociale con altri padroni. Magari anche a ritrovare l’amore se è rimasto single o vedovo!
Un assistente a casa
Nel caso, malaugurato, in cui invece la persona non sia del tutto autosufficiente o comunque faccia fatica a provvedere a se stesso, avere un animale a casa potrebbe fare più male che bene. Sia alla persona che si sentirebbe non adeguata sia al povero animaletto che ne soffrirebbe senza alcuna colpa.
In questi casi la presenza di un assistente domiciliare a casa è sicuramente più consigliabile. Questo risolve parecchi problemi: la compagnia, la comunicazione verbale, quindi la stimolazione cerebrale ma anche un aiuto consistente nel fare la spesa, fare una passeggiata, accorgersi se è necessario aiuto, soccorsi, eccetera, Fornisce sicuramente uno svago e una necessità insieme.