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Con l’aumentare della vita media sono aumentati anche i casi di invecchiamento cerebrale precoce. Ma ci sono metodi per prevenire questo problema? Scopriamolo insieme.

Cos’è e quando avviene l’invecchiamento cerebrale

Prima di capire quali sono i metodi per rallentare il processo di invecchiamento cerebrale, è bene chiarire che cosa si intende con questo termine. In età avanzata il cervello tende ad un naturale invecchiamento, causato dalla riduzione del numero di neuroni. Tale fenomeno, noto con il nome di neurogenesi, comporta dunque una riduzione anche delle funzioni cerebrali, come ad esempio la capacità di memoria o di apprendimento. 

Numerosi studi scientifici però hanno dimostrato che il processo di invecchiamento cerebrale può essere sensibilmente rallentato nel momento in cui si adottano una serie di comportamenti. Vediamo quali. 

Attività fisica

I benefici derivanti da una sana attività fisica riguardano ogni età. In ogni fase della vita infatti praticare sport permette di ottenere numerosi vantaggi dal punto di vista fisico. Per le persone in età avanzata l’attività fisica consente anche di fermare il processo di perdita neuronale.
Per quanto riguarda la tipologia di sport, la scelta è molto vasta. Si può optare per una semplice camminata veloce, per il nuoto o anche per la bicicletta. L’importante è praticare attività non particolarmente intensive e che non richiedono sforzi troppo pesanti. Non serve essere ben allenati, ma può iniziare anche chi non ha mai fatto alcuno sport. Tuttavia, per garantire dei buoni risultati e per svolgere gli esercizi in totale sicurezza, può essere utile affidarsi a degli specialisti.

Una sana attività fisica non solo ferma l’invecchiamento cerebrale, ma consente di ottenere anche benefici di punto di vista psicologico. Infatti, consente di ridurre lo stress, combattere la depressione e anche l’insonnia. Inoltre, si può mantenere sano il sistema cardiocircolatorio e tenere sotto controllo il peso. 

Allenamento mentale

Così come il corpo, al fine di rallentare il processo di invecchiamento cerebrale, è necessario allenare regolarmente anche la mente. Uno dei motivi alla base di questo problema infatti è la mancanza di stimoli per la mente. Via libera dunque alla lettura di libri, giornali, riviste o anche cruciverba e altri tipi di giochi linguistici. Attraverso questo tipo di attività infatti è possibile mantenere le sinapsi attive, facendo invecchiare la materia grigia in modo più lento.
Tuttavia, è bene specificare che queste regole non valgono solo per coloro che sono in un età avanzata, ma anche per i più giovani, soprattutto coloro che effettuano dei lavori ripetitivi in modo automatico.

Alimentazione corretta

Un altro fattore particolarmente importante per rallentare l’invecchiamento cerebrale consiste nell’avere un regime alimentare sano. L’alimentazione infatti è una componente fondamentale per la salute dell’intero organismo, compreso il cervello. 

Ma cosa bisogna mangiare? La dieta deve basarsi su un ampio consumo di frutta e verdura, pesce, pollame, cereali e legumi, cibi che consentono di migliorare le funzioni cognitive. Vanno invece evitati dolci, latticini, carni rosse e cibi con elevato contenuto di grassi. Per quanto riguarda gli alcolici, gli studi sul vino rosso hanno dimostrato una correlazione tra il suo consumo e il minor rischio di sviluppare la demenza, 

Quantità e qualità del sonno

Uno dei motivi alla base dell’invecchiamento cerebrale precoce è una cattiva qualità del sonno. Dormire bene infatti è fondamentale per avere un sistema nervoso efficiente e in salute. Nella terza età, generalmente, si va incontro ad una naturale compromissione del ritmo sonno-veglia, cosa che incide negativamente su tutta la qualità della vita dell’anziano. 

I disturbi del sonno, oltre a non permettere un rallentamento dell’invecchiamento cerebrale, sono alla base anche di altri problemi, come ad esempio le malattie cardiache e cardiovascolari, l’ansia, la depressione, la mancanza di energie.  

Coltivare le relazioni sociali

C’è un fattore che risulta essere particolarmente importante per il rallentamento dell’invecchiamento cerebrale e consiste nella creazione di una rete di relazioni sociali. La terza età è troppo spesso sinonimo di solitudine e isolamento, due elementi che possono incidere negativamente non solo da un punto di vista dell’umore, ma che possono essere alla base di molti disturbi fisici, tra cui l’invecchiamento cerebrale
Sono tanti gli studi che hanno dimostrato la connessione tra l’esistenza di una rete sociale efficace e una minore possibilità di incorrere in questo tipo di problema e viceversa.

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